Sessione "blind" — You're Never Alone in the Hundred Acre Wood
La prima "blind" e tanto miele
Il 24 ottobre 2025 credo di aver giocato la sessione gdr più strana di sempre.
Blind?
Ogni tot mercoledì in associazione c’è una serata dedicata alla sorpresa. Ti presenti alla serata. Scegli un tavolo a cui sederti basandoti su un una descrizione minimale—un livello di pesantezza e un mood. Dopo che tutti hanno scelto un tavolo i vari master presentano cosa si andrà a giocare.
Giustamente si tende a portare giochi non troppo complessi, altrimenti si perde tutta la serata a spiegarli. Lo scopo è provare qualcosa di nuovo, inaspettato.
Il gioco
Partiamo con la descrizione sulla pagina Itch:
The Hundred Acre Wood is a large and wondrous place, full of animals both real and imaginary. You are one such animal who has just arrived, and you want to make some new friends.
Insomma, Winnie the Pooh e il Bosco dei Cento Acri. Tanti animaletti, tarallucci e vino—forse più miele e carote, ma tant’è.
Il gioco offre una tabella random per crearsi il proprio animaletto, ma nel nostro caso il master ci ha fornito dei personaggi già fatti—grazie master.
Non ci ha dato personaggi a caso, ma quelli delle storie di Winnie the Pooh. Ad esempio io ero Ih-Oh.
Le meccaniche sono poche, semplici e aiutano nel mandare avanti la storia. Il mazzo di carte che si esaurisce ti fa rendere conto che se sta andando tutto bene forse dopo non sarà tutto così rose e fiori.
La scheda del personaggio sta su 1/3 di un foglio A4.
Tutto si basa su come i giocatori vogliono viversela. Nel nostro caso è stato particolare perché l’intenzione del master era molto chiara quindi i giocatori si sono adattati alla proposta.
Come è andata
Il biglietto sul tavolo diceva “mezzo pesante” con mood “malinconia” e un piccolo vasetto di miele.
(Quando ho scoperto che riguardava Winnie the Pooh mi sono reso conto che non ricordavo poi così tanto di quell’immaginario.)
Nella prima parte della sessione ci siamo persi. Il mood era presente, ottimo. Purtroppo gli agganci per far scattare la storia hanno avuto qualche intoppo. Il risultato è stata una enorme deviazione in pieno stile Pooh: facciamo una torta.
Mai impresa fu più ardua.
Agendo come i personaggi delle storie è stato davvero problematico.
Ad un certo punto, quasi magicamente, ci siamo rimessi in carreggiata, lasciando perdere l’idea della torta. Abbiamo preso una scelta coraggiosa e da lì tutto il potenziale pensato per la sessione si è sbloccato. Così é cominciata la seconda parte.
Tutto il mood “malinconia” si è rivelato sotto forma di ricordi e suggestioni. A pensarci è stata una bella mazzata.
Non dico altro che forse è già troppo se verrà riproposta l’avventura.
Cosa ho imparato
→ Se si resta immersi nel gioco non importa quanto sia strano il gioco stesso.
→ Giocare in associazione porta ad avere sul tavolo persone inaspettate con voglie, energie e desideri diversi. Dichiarare un tema non fa si che tutti siano automaticamente allineati.
→ Non importa cosa porti, la gente ha voglia di giocare. ⚡
→ La calma nel condurre il gioco anche in tempi ristretti.
Conclusioni
Più ci penso e più realizzo quanto mi sono divertito.
È stato moooolto più impegnativo di quanto mi sarei aspettato e quella fatica mi ha ripagato con le emozioni che erano state promesse.
Un plauso al master per la pazienza 👏.
Questa è stata la prima di spero molte altre. Non vedo l’ora arrivi la prossima sessione.