The Last of Us Remastered — 2014

In corso


⚠️ Devo ancora finirlo. La mia opinione potrebbe confermare o ribaltare il voto finale. Dieschi.


Ebbene si, è il 2024 e mi sto recuperando The Last of Us. Il primo, ma non quello originale. Sto giocando la remastered e credo di aver fatto assolutamente bene. Arrivo tardissimo su questo treno, lo so, ma meglio tardi che mai.

Vediamo come sta andando.

Ci voleva proprio una remastered

Ho giocato a giochi più recenti e si percepisce subito il peso degli anni. Alcune cose mi fanno venire subito in mente l’era 360 e PS3.

Non solo per quanto riguarda la grafica e il level design, ma anche alcune cose che non si fanno più. Quella che mi ha fatto sorridere di più è il “Premi L3 per guardare”. Quella cosa che vi muove la telecamera per farvi notare quale sia il punto di interesse o dove andare.

Che nostalgia!

Non credo riuscirei a giocare alla versione originale su PS3. Quell’epoca è invecchiata peggio di molte altre.

Giocherei molto volentieri al remake ma non ho una PS5 e non credo di volerla comprare. È nata vecchia, è gigante, etc, credo di voler aspettare la versione Pro. Come ho fatto con PS4.

Comunque è troppo tardi per salire su quel treno. Avendo anche il secondo capitolo sempre su PS4 posso aspettare—tranquillamente, serenamente, tutto ok. Quando verrà il momento, piano piano, lo prenderò in considerazione.

Storia

L’inizio è ben fatto, narrativo al punto giusto, come piace a me. Non si perde in lungaggini e mette subito tutto sul piatto. Fa capire i vari drammi in modo crudo, diretto.

Lo sviluppo delle prime parti a volte si perde,

Non sembra ci sia veramente un cerchio da chiudere. La storia va avanti su una linea retta e non si sa dove si arriva. Certo, c’è un obiettivo, ma sembra che non conti davvero così tanto. Sopravvivere, passo dopo passo, questo è quello che conta e racconta la storia.

Lo apprezzo, mi ricorda molto The Walking Dead.

Gameplay

Sto ritrovando tantissime meccaniche vecchie. Anche se a dire il vero è solo una questione di come sono proposte. I videogiochi—mainstream—non sono cambiati “poi così tanto” dal punto di vista del “cosa bisogna fare”. Sembra abbiano investito le risorse in qualcos’altro.

Il crafting risulta ancora abbastanza fresco. Lo preferisco anche a titoli molto più recenti.

Il combattimento a volte è davvero frustrante. Soprattutto quello corpo a corpo. Quando prendo una spranga e comincio a menare non è sempre così reattivo come dovrebbe. Se manchi il bersaglio è facile che tu sia morto perché vieni circondato e bastonato male. Sarà voluto, ma spesso penso che sarebbe dovuta andare in maniera decisamente diversa.

Lo sto giocando a difficoltà normale, volevo godermi la storia senza dovermi impegnare troppo. Sono interessato alla storia più che a malmenare.

Joel è davvero un carro armato. Riesce a sterminare interi clan di mal intenzionati. Butta giù porte e sposta pesi incredibili. Forse l’hanno reso un po’ troppo super uomo con i fatti. Poi l’intenzione degli autori è quella di mostrare una persona affranta e—molto—disillusa dalla vita.

Vent’anni, a strisciare in un mondo al collasso, ti rendono una persona diversa, sicuro. Ma anche una macchina da guerra inarrestabile, forse, a volte. Almeno lui, ecco. Io probabilmente sarei il Clicker in fondo a destra che si contorce sul muro del primo edificio.

Giochi first-party PlayStation

Potrei pentirmene di aver scritto questa cosa.

Una piccola considerazione.

Questi giochi hanno una marcia in più rispetto alla massa. Ho provato la stessa cosa con Horizon Zero Dawn, il primo, il secondo non l’ho giocato. Non ci sono quelle sbavature davvero importanti. Ti giochi il gioco dall’inizio alla fine e non puoi dire che schifo.

Al giorno d’oggi questo non è poco.

Ammettiamolo.

Voto

Provvisorio 3.5/5

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